venerdì 17 luglio 2015

In ascensore

Oggi sono andata a fare un giretto all'Ikea con Jacopo e sua sorella alla ricerca di qualche accessorio estivo per la casa in campagna. Dopo la sosta obbligata al bar e l'acquisto di un nuovo set di trenini di legno per il piccolo, ci siamo avviati all'ascensore per scendere alle casse.
Due signore davanti a me scambiano qualche parola con un uomo con una bimba in braccio (che rimane fuori) ed entrano con gli occhi bassi.
Alla chiusura delle porte, gli occhi si rialzano e, noncuranti della mia presenza, le signore cominciano a scambiarsi informazioni sul signore di cui sopra (che evidentemente conoscevano)  circa il suo luogo di lavoro ma, soprattutto, chiedendosi se quella fosse la prima o la seconda figlia con aria contrita.
Realizzo in quel momento che si trattava di una bambina con la sindrome di Down ma di aver rilevato il dettaglio esattamente come quello dei suoi capelli biondi :)
Mentre si aprono le porte, un gran sospiro accompagna il commento "Quelle sono le vere fregature della vita!". Sorrido tra me e me mentre ognuno prende la propria strada con le proprie di fregature. Visibili e invisibili.

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