giovedì 2 aprile 2015

Nel blu dipinto di blu...

Caro Jacopo,

oggi è l'ottava giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo. Di questa iniziativa tu, probabilmente, non ne sarai mai "consapevole" ma noi che ti vogliamo bene sì.

I tuoi compagni di classe ti hanno scritto per dirti quello che significhi per loro e che cosa hai loro insegnato. Questo, invece, l'hai sentito. Di questo ne sei consapevole perché tu non sbagli mai quando le persone sono sincere.
E' per questo, forse, che hai permesso loro di scrivere sui gessi che hai momentaneamente alle gambe, nonostante all'inizio ti fossi rifiutato non capendo questi rituali che a noi neurotipici piacciono tanto.
Però ora, ogni volta che ti alzo il pantalone per guardarli e ti chiedo se sono stati i tuoi amici, ridi felice insieme a me.

Anche io vorrei essere in grado di raccontare cosa ho imparato da te, anche se sono tali e tante che i pensieri si ingarbugliano con le emozioni e non so da dove cominciare.
Ogni mamma cresce e impara insieme al proprio figlio ma noi due abbiamo dovuto incominciare veramente da lontano. Soprattutto all'inizio è stato un percorso difficile anche fisicamente e sensorialmente perché i nostri ritmi sonno-veglia non coincidevano e i rumori che piacciono a te non sempre piacciono a me.
Mi hai distrutto un sacco di ricordi a cui tenevo tanto e questo mi ha fatto molto arrabbiare :) però so che non volevi fare male a me ma solo manipolare a maniera tua degli oggetti interessanti. Di conseguenza, ho imparato a "lavorare su me stessa" per accettare che gli oggetti rotti non cancellano i ricordi e che talvolta viaggiare leggeri è necessario se si accetta l'imprevedibilità della vita.
Non so se sono una donna migliore di quello che ero ma sono comunque diversa da ciò che avevo immaginato.

Oggi è il 2 aprile ma la fierezza e la gioia di essere tua madre cerco di testimoniarla tutto l'anno, soprattutto a quei genitori che non ce la fanno a perdersi nel blu dipinto di blu. Leggo tante volte la sofferenza nei loro occhi e vorrei abbracciarli forte per aiutarli a rialzarsi ma il peso che grava sulle nostre spalle è tanto...
Nonostante le belle parole e i palazzi illuminati di blu per l'occasione, a pensare a voi ci siamo essenzialmente solo noi genitori. Siamo soli e alcuni sono più soli degli altri. A questo dovrebbero servire giornate come questa: a ricordarsi di non lasciare solo nessuno.

Ti vogliamo bene, amore mio. Questa canzone è per te.

Firmato: il tuo capofficina