martedì 11 dicembre 2012

Un evento di strana normalità...

Ieri mattina a Jacopo è caduto il primo dentino. Avrei voluto essere meno stravolta dalla notte in bianco per godermi l'avvenimento con la tenerezza che meritava. Concentrarsi sempre sull'emergenza (che comunque ci risucchia tutte le forze disponibili) non deve farci dimenticare l'importanza degli eventi di strana normalità che ci riguardano comunque e di cui non dobbiamo perdere il sapore gioioso.
Me lo annoto qui.
Così non lo dimentico. ;-)

martedì 4 dicembre 2012

Continuare a comunicare...


vecchia radio a manopole
Vi ho lasciato a giugno scorso con l'incertezza del ritorno. Nonostante non abbia più scritto, le visite continuano e anch'io torno a dare un'occhiata meditabonda ogni tanto... Tanto meditabonda da non essermi accorta di un commento di orsatosta sull'ultimo post! :-D
Tante cose sono successe da quell'inizio di estate. In questo pazzo mondo - in cui ognuno comunica come sa, può e vuole - si procede pancia a terra, spesso sotto il fuoco incrociato delle istituzioni (e delle frustrazioni)... ma si procede.
A posteriori, non posso dire che il folle esperimento dell'Officina di Jacopo non sia servito ad "amalgamarci" come gruppo in qualche maniera. Suppongo però che anche questo blog sia destinato a evolversi, come la sua creatrice e il suo ispiratore ;)
Mi piacerebbe condividere un po' delle cose che Jacopo mi insegna e/o mi costringe a studiare :) per dare la possibilità a noi di capirlo e a lui di esprimersi.
Non so ancora come, ma questo blog continuerà a dire la sua ;-)
Rimanete sintonizzati!

Immagine: Digitalnative

martedì 5 giugno 2012

Chiuso per ferie.. tempo di bilanci

No, in realtà le ferie sono lontane (anche troppo) e qui non si chiude mai, ma reputavo giusto salutare gli autori delle quasi 2000 visite di cui questo blog è stato oggetto in circa 8 mesi.
Non so se questa mia folle idea abbia ispirato a qualcuno e fino a che punto abbia raggiunto gli scopi che si prefiggeva, ma da qualche parte bisogna pure cominciare a provare a far funzionare le cose diversamente.

Posso dirvi, sicuramente, che è stato molto faticoso per me mettere insieme e rielaborare tutto il materiale da sola e che non so se l'anno prossimo mi avventurerò nuovamente in questo impegno (in questi termini, ovviamente). L'ideale sarebbe una gestione condivisa di questo ambiente di documentazione reticolare che è L'officina di Jacopo ma credo di aver già chiesto troppo al resto del team...

Ciò non toglie che credo sia stata comunque un'esperienza importante e anche un po' divertente, in fondo. La raccolta di filmati, le foto, le sintesi degli incontri, gli scambi di mail hanno testimoniato il lavoro di tutti con e per Jacopo. Ora metterò questo pezzetto di vita su un CD e lo archivieremo.

Grazie a chi ha collaborato, a chi ha letto, a chi ha scritto... e soprattutto grazie a Jacopo, senza il quale non saremmo qui.

mercoledì 7 marzo 2012

Come un "quaderno dei resti"...

foto di un quaderno a righe con della paglia incollata nella pagina sinistra sotto il titolo Pasqua 2001 e un biglietto di autobus incollato sulla pagina destra
Se io avessi un quaderno dei resti e ci dovessi incollare/conservare qualcosa di questa mia ennesima folle avventura alla scoperta della CAA e della maniera per comunicare con Jacopo, questo post dovrebbe essere pieno di biglietti di tutti i mezzi che prendo per spostarmi per l'Italia (principalmente a Milano, ma non solo) ma anche di tutti i post-it mentali e le immagini che rumoreggiano nel mio cervello mentre mi sposto da un luogo all'altro sintetizzando, rielaborando, personalizzando...

Ieri ho partecipato al seminario sulla lettoscrittura in simboli  [pdf] tenuta da Eleonora Bergamaschi del Centro Sovrazonale per la Comunicazione Aumentativa ed è stato molto importante per tirare un po' le fila del discorso generale all'interno della mia testa :-) e individuare delle soluzioni comunicative da proporre al resto del team.

Stavo per mettermi a scrivere un documento privato, ma poi ho pensato che qualcun altro si sarebbe potuto avvantaggiare di questi appunti e prenderne spunto e allora ho deciso di fare le mie proposte qui. Per chi si fosse perso l'inizio della storia, ricorderò velocemente il suo incipit.

Quando a settembre Jacopo ha cominciato ad esprimere in maniera inequivocabile il suo bisogno di comunicare e la sua frustrazione per non essere in grado di farlo, ho chiamato Mario Damiani e gli ho chiesto di incontrarci al più presto perché io non sapevo da dove cominciare (ed ero anche abbastanza disperata, in verità). La mia esperienza precedente, in questa fase, mi serviva ben a poco dato che non c'erano parole a cui "aggrapparsi"...
Subito dopo il primo incontro, ho capito che dovevo rimettermi a studiare (posto che io abbia mai smesso) e che Jacopo aveva bisogno che i diversi contesti della sua vita si coordinassero per aprirsi alla comunicazione anche con lui. Detto fatto, mi sono attivata, ho trovato validi e motivati interlocutori e ora eccomi qui a scrivere sul blog.

Finito il prologo (sapete che sono una grande chiacchierona ;-) ), ecco qui le proposte che ho da fare al resto del team in merito all'introduzione/modifica degli strumenti di comunicazione che abbiamo introdotto o che già prevedevamo di introdurre.

More about L' apprendimento visivo nell'autismo. Come utilizzare facilitazioni e aiuti tramite immagini1) Quaderno "dei resti". All'inizio dell'anno, questo strumento lo ha introdotto la maestra Patrizia e io ho cominciato a cercare di capire come utilizzarlo poiché non ne avevo mai sentito parlare. Nel testo su L'apprendimento visivo nell'autismo [p.91], si parla del diario per le comunicazioni scuola-famiglia in cui inserire ogni giorno delle immagini, "senza le quali il bambino ha difficoltà a sapere perché i genitori capiscono, o non capiscono, ciò che è successo a scuola".
Si tratta dunque di due strumenti diversi, dato che, nel quaderno dei resti,
"l’adulto può scrivere la data o un brevissimo riferimento ma nulla di più…troppe scritte confondono il b/o, soprattutto se non sa leggere (non deve diventare un resoconto;tra adulti)",
che però hanno in comune la volontà di far circolare esperienze e comunicazione tra i vari contesti e di non escludere il bambino da questa comunicazione. Di diverso hanno il tipo di (diciamo così) "supporto simbolico" (materiale per il primo, iconico-verbale per il secondo), nonché la cadenza di aggiornamento (più "rarefatta" nel primo caso, giornaliera nel secondo). A proposito del quaderno dei resti viene infatti sottolineata la necessità di selezionare solo le esperienze veramente significative per il bambino, trasformandolo in un aiuto alla memoria dei propri vissuti.

E allora che si fa? Entrambe le funzioni sono importanti però è anche vero che noi adulti possiamo utilizzare altri mezzi per le "comunicazioni di servizio" mentre il riferimento concreto è un aggancio importante per il bambino, in questo momento. E lo dico perché ho visto Jacopo maneggiare il quaderno che teniamo sempre nella sua cartella, soffermarsi a lungo sulla foto della scuola che è sulla copertina nonché a manipolare le testimonianze materiali dei suoi lavori scolastici. Se ve lo dovessi descrivere, aveva l'aria un po' stupita, come quando l'anno scorso gli presentammo le nostre foto e sembrava chiedersi: "Ma che ci fanno questi qui dentro?" :-)

Per facilitarne un utilizzo significativo da parte di noi adulti, si può pensare di scrivere quel brevissimo riferimento con i simboli in maniera da poterlo almeno leggere insieme. Man mano che si svilupperà il sistema di comunicazione, potremo poi ampliare ulteriormente la discussione sull'episodio, a scuola, a casa, in terapia... Cosa ne pensate?

2) Tabelle minime
More about Comunicazione aumentativa e alternativaGià dalla settimana scorsa, con Luigia avevamo intenzione di incontrarci in un momento extraterapia per discutere insieme con quali simboli costruire delle tabelle (inizialmente) minime [pdf], da utilizzare quando si fanno determinate attività. Il principio è quello di aumentare l'esposizione di Jacopo ai simboli delle azioni che compie più spesso e di cui ha comprensione verbale per permettergli di utilizzarli anche "in uscita". Di una tabella del genere ne parla la Cafiero a pag.59 del testo che vedete qui accanto. Il fine è anche quello di migliorare nel nostro ruolo di partner comunicativi.
Una volta introdotta questa novità, vediamo come funziona e valutiamo di adattarla anche al contesto scolastico, per esempio nel momento iniziale della mattina, quando a scuola i bambini esprimono in cerchio "come si sentono" :-), sfruttando l'aiuto del care giver di turno ma non solo. Dopo il meeting di domani ;-) , vediamo un po' cosa esce fuori e poi ne discutiamo tutti insieme.

3) INBook
Ho un paio di "librini" (come dicono a Milano :-) in cantiere. Speriamo di finirli al più presto così cominciamo a vedere come ce la caviamo anche lì.

Queste, al momento, sono le questioni su cui lavorare. Sto elaborando le altre ma cominciamo da queste che se mettiamo mano a tutto, tutto insieme... andiamo in tilt! A breve le prossime elugubrazioni...

giovedì 9 febbraio 2012

Laboratorio sui "Libri su Misura" in vista...

Come scrivevo in questo post di dicembre a proposito della prospettiva da valutare per il training di ascolto condiviso, la costruzione del libri con la CAA mi è sembrata una strada molto interessante, tanto da intraprendere l'intero corso organizzato dal Centro Sovrazonale che mi vedrà impegnata lunedì e martedì prossimi (come da calendario) nel laboratorio per imparare a costruire i libri "su misura". Dopo questi due giorni, la formazione proseguirà online con la produzione "autonoma" di altri libri (se non ho capito male circa 10-15). Man mano che le cose andranno avanti, vi aggiornerò!
Per arrivare preparata, ho cominciato con il realizzare una piccola sintesi del capitolo 6 del libro che vedete nell'immagine sopra (che ho comprato a Rimini e che è anche nella libreria online dell'officina), prima con una mappa (che potete vedere sotto in formato immagine e che potete visualizzare ancora meglio cliccando qui) che ho poi trasformato in un documento [pdf].


Questo lavoro di sintesi si è reso necessario perché ho bisogno di "simulare" la presenza anche delle altre figure che "ruotano" attorno a Jacopo per fornirne una presentazione esauriente, a cui ora toccherà dirmi la loro, in particolare, su questi aspetti:
  1. interessi di Jacopo
  2. criticità e punti di forza su: piano visivo, comprensione linguistica, attenzione, competenze cognitive, funzionamento motorio 
  3. grado di esposizione alla lettura ad alta voce dell'adulto.
Nel testo (ma anche negli incontri in presenza) viene spesso ribadita l'attenzione a non scegliere l'argomento del libro in base a ciò che pensiamo possa essere più utile dal punto di vista educativo o che piace a noi ma ad individuare l'argomento "aggancio" più significativo per "quel" bambino specifico. E' per questo che ci vuole il confronto di tante persone e di tanti punti di vista che vengono poi ulteriormente decentrati nel lavoro di gruppo, grazie alla presenza di soggetti che non lo conoscono.

Per quanto riguarda le immagini, di cui non ho parlato nella sintesi e il cui argomento tratterò in un altro momento, le maestre mi segnaleranno quali delle esperienze che hanno fotografato a scuola si sono per lui rivelate più significative, così come selezionerò le attività che più gli piace fare con l'educatrice e trasformerò i filmati in immagini. Per concludere, ho cominciato una caccia al libro preferito per individuare quelli che gli piacciono di più e scansionarne già le immagini.

Cos'altro volete che vi dica? Ah! Speriamo che con questo tempo, i collegamenti non mi tradiscano ed io riesca ad arrivare a Milano per tempo. Incrociamo le dita! ;-)

sabato 14 gennaio 2012

Primo incontro dell'anno

Oggi il nucleo base del team (insegnanti-educatrice-mamma) si incontra per un confronto informale sulle acquisizioni di Jacopo in seduta di apprendimento.

Durante le vacanze natalizie, qui a casa abbiamo creato la lista delle attività strutturate che vengono proposte a Jacopo in particolare nei contesti casa-ASL, per fare una valutazione che ci permettesse di:
1) individuare se le stesse attività risultavano acquisite in entrambi i contesti;
2) escluderle dalla sessione di apprendimento, per farle rientrare in attività più complesse, per valutarne il grado di generalizzazione.

Durante questa settimana, abbiamo cominciato a fare questo lavoro con Luigia e oggi ci incontriamo tutte insieme in maniera da condividere i risultati di questo confronto con le docenti che possono così progettare attività che inglobino queste acquisizioni e le mettano ulteriormente "alla prova".
Come dimostra anche l'incontro di oggi, un coordinamento di questo tipo richiede tempo e lavoro ma i risultati si stanno vedendo: Jacopo sta veramente volando!

PS Ieri abbiamo guadagnato un altro gesto comunicativo anche se ci dobbiamo lavorare un po'. Jacopo ha (quasi) imparato a dire sì. Per ora, il gesto è quello di mettersi la mano sulla testa perché non ha ancora ben capito come funziona il movimento con il capo però - è ovvio - è il significato quello che più mi interessa in questo momento e l'ampliamento delle capacità di comunicazione e di risposta alle domande. Lo so che fa ridere da morire ma da uno con questa faccia, cosa vi aspettate?