Nell'ultimo
post di questo blog, commentavo il naufragio di una famiglia che si arrende in balìa di un sistema di presa in carico che, in Italia, ancora non esiste. Una notizia amara. Uno spettro di resa che ogni genitore teme si concretizzi in un momento di debolezza, anche solo come pensiero.
Tutti conosciamo i momenti di disperazione buia, dove l'angoscia ti serra la gola. La tua vita non è più tua. Nulla. Nessuno spazio, tempo e oggetto ti appartiene più. Nessuna progettualità che non sia la sopravvivenza dell'oggi e del domani, in prospettiva di quando non ci sarai più.
La deprivazione sensoriale, l'eliminazione dei cibi e delle uscite, al lavoro sempre in allerta...
OK. Queste cose sono note (o forse no) ma andiamo avanti...
Non è facile rimodellare la tua vita e il tuo sentire quando passi dall'altra parte dello specchio: tutto ciò che ti circonda va reinterpretato e riconosciuto per quello che è per l'altro.
Devi imparare a "pensare" con i suoi sensi per riconoscere al volo ciò che l'ambiente provocherà in un sistema neurologico che funziona diversamente dal tuo.
Devi imparare a riconoscere tutto ciò che è "comunicazione" e barattarlo con altre forme che siano in grado di donare all'altro il "potere" della comunicazione.
Come ambasciatori di paesi stranieri, ci scambiamo usi e costumi di due mondi che convivono sullo stesso pianeta ma lo vedono e lo vivono in maniera del tutto diversa.
La nostra vita è un baratto continuo alla ricerca di una intersezione esistenziale in cui vivere bene tutti.
La nostra vita è un percorso infinito verso una sempre più piena consapevolezza rispettivamente della condizione neurotipica e di quella autistica.
Molto ho avuto in dono da quando ho cominciato questo viaggio. Tra le cose più importanti, c'è la mia presa di coscienza neurotipica.
Se veramente, in questo 2 aprile, volete fermarvi a pensare 5 minuti all'autismo, cominciate a scoprire come veniamo visti dall'altra parte dello specchio...
Ne abbiamo di strada da fare noi NT!
La Sindrome Neurotipica (NT) è un disturbo neurobiologico caratterizzato da una preoccupazione eccessiva per le relazioni sociali, un delirio di superiorità, e un’ossessione al conformismo.
- i NT pensano che la loro esperienza al mondo è la sola, oppure è la sola ad essere corretta.
- i NT hanno difficoltà a restare da soli.
- i NT spesso sono intolleranti di fronte alle differenze minime degli altri.
- In gruppo i NT sono socialmente rigidi, e spesso insistono sulle performance di rituali disfunzionali per assicurarsi l’identità di gruppo.
- I NT hanno grandi difficoltà a comunicare direttamente ed è presente una alta incidenza alla menzogna rispetto alle persone autistiche.
da Image de l'autisme